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Luciano de Liberato Ha iniziato l’attività nell’arte nel 1975. Subito notato e apprezzato fattivamente dalla critica militante ( Lorenza TRUCCHI, Marcello VENTUROLI, Filiberto MENNA, Maurizio FAGIOLO dell’ARCO, Enrico CRISPOLTI, Franco SOLMI, Giuseppe MARCHIORI ), venne presto consacrato artista di livello nazionale in una mostra personale a Roma, nel 1978, nella storica Galleria “Studio Artivisive” di Sylvia Franchi; mostra voluta e curata da Filiberto Menna e presentata da Maurizio Fagiolo dell’Arco. Nel 1975 con le sue opere prime vinse a Mantova il “PREMIO LUBIAM” di livello Europeo. Nel 1980 fu “SEGNALATO BOLAFFI per la Pittura”. Nel 1981 fu inserito su “CAPITAL” tra i giovani artisti emergenti. « Fra i protagonisti della pittura europea negli anni ’80 », ( M. VENTUROLI, saggio sull’ artista, 1994 ), fu considerato « un giovane maestro e uno dei grandi coloristi italiani » ( F. MENNA, sul quaderno presenze, mostra personale. Studio Artivisive Roma, 1984 ). « Una ricerca nuovissima, stai mettendo in discussione tutta la pittura astratta del ‘900 » ( ENRICO CRISPOLTI sul diario della mostra personale nel 1994 a Roma , Galleria La Borgognona, Piazza del Popolo, Via del Corso ) In attivo 49 mostre personali; fra le quali, nel 1983 e nel 1984, due personali in “ART BASEL”, da sempre la più prestigiosa e selettiva Fiera d’Arte Internazionale. Per merito del costante e notevole rinnovamento della sua ricerca (ancora oggi, 2021, inesausta), nei giovanili anni di esordio fu invitato a quattro edizioni del “PREMIO MICHETTI”, (1975 / 76 / 77 / 83 ). Nel 2011, su segnalazione di MARCO VALLORA e GABRIELE SIMONGINI, fu invitato al Padiglione Italia (Abruzzo) della Biennale di Venezia. • 1990. Per dedicarsi all’arte, totalmente e senza compromessi, dal 1990 si è ritirato in isolamento nel suo studio nella provincia italiana. Tutta la sua opera è condotta mediante cicli di ricerca. Dal 1994 utilizza un linguaggio unico e personalissimo, con una poetica autentica, fuori da mode e tendenze manieriste. • 2011, NEW YORK. Nel 2011 decise di interrompere tutti i rapporti in essere con le gallerie italiane. Semplicemente mostrando il suo lavoro sul web, in ambiti internazionali e in totale autonomia, i risultati eccellenti, già dopo pochi mesi, non si fecero attendere: per es. a New York, una sua opera, “RED”, venne scelta (tra i lavori di oltre 60000 artisti), come immagine del “LINCOLN CENTER FESTIVAL” 2012, portando in breve tempo tutto il suo lavoro a notorietà planetaria. • 2015, NEW YORK. Nel 2015 da New York la “Basak Malone Company” Galleria d’Arte e casa editrice, gli chiese l’autorizzazione ad inserirlo in una esclusiva selezione storica di « artisti rari e artisti affermati a livello internazionale » ( cit. dalla prefazione editoriale del libro ). • 2016. SEATTLE. U.S.A. Nel 2016 a Seattle, nella “Seattle Artist League ” Art School, ( Scuola d’Arte di ogni ordine e grado ) la sua ricerca è stata inserita nei programmi di studio dell’Arte Contemporanea.
USA/UK https://en.wikipedia.org/wiki/Luciano_de_Liberato IT https://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_De_Liberato FR https://fr.wikipedia.org/wiki/Luciano_De_Liberato xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx NEW YORK – Lincoln Center http://bit.ly/2hldc31
Artwork “RED”, by Luciano de Liberato, chosen as an image of the Lincoln Center Festival 2012. L’opera “RED ”, acrilico su tela del 2003, di Luciano de Liberato, è stata scelta come immagine del Lincoln Center Festival 2012, per illustrare i programmi e i 67 spettacoli internazionali di teatro, danza, opera, musica. Il LINCOLN CENTER a New York è il centro leader mondiale nel settore arti performative. Un complesso di teatri, sale e auditorium: Metropolitan Opera, New York State Theater, New York Philharmonic, New York City Ballet, New York City Opera, Lincoln Center Theater, ecc.
IL TEMPO 14 genn. 2016, Gabriele Simongini http://bit.ly/2hBRB7a
Non ci sono più i De Chirico, Guttuso e Schifano, ma sono molti gli italiani apprezzati all’estero. ….. non si può fare a meno di citare Luciano De Liberato, pittore astratto che vive in completa solitudine in Abruzzo e che sta conoscendo un notevole successo internazionale attraverso il web…..
La ricerca di Luciano de Liberato è stata inserita nei programmi di studio dell’Arte Contemporanea HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH NEW YORK – BASAK MALONE Company The New Collectors Book 2015 http://basakmalone.com/ ……” covering a wide scope of current practices in the contemporary art scene and introducing rare artists, and established artists on an International scale, the book aims to be an art archive to be treasured as a reference book”. …..”coprendo una vasta gamma di pratiche attuali nel panorama dell’arte contemporanea con artisti rari e artisti affermati a livello internazionale, il libro si propone di essere un archivio d’arte di cui fare tesoro come testo di riferimento”. (estratto dalla prefazione editoriale)
SAATCHI ART Los Angeles “100 curatori 100 giorni “ sett. 2012 In mostra gli artisti selezionati dai curatori dei più prestigiosi Musei e gallerie del mondo.( MoMA, LACMA, Palais de Tokio, Kunsthalle di Vienna, Pace/MacGill Gall., Manifesta 8, etc.) Un progetto di Rebecca Wilson direttrice della Galleria Saatchi di Londra. In primo piano sul The New York Times
WEI AN CHEN, Taiwan Wei An Chen’s S/S 15 collection “WHEN 60’S MEET PLEATS” combines 60’s fashion trends “space age” with Japanese paper craft origami to create a dynamic and colourful aesthetic. Chen’s exploration and experimentation with various origami styles are conveyed into three-dimensional textures within her collection. Chen’s print is inspired by Italian Artist Luciano De Liberato, and his use of simple lines combined with a vivid palette. She plays with the scale of her print to create a complex effect that transmits depth and dimension. Due to the mixture of bright-coloured digital print, Chen chooses to keep the silhouette simple yet sharp. Sito Arte RAI – MAGAZZINI EINSTEIN “THE making of” Artisti a lavoro, 2008 http://bit.ly/1eipKNH ‘The Making of’ è il titolo di una rubrica della trasmissione televisiva Art News per la quale alcuni tra i più prestigiosi artisti italiani sono stati chiamati a realizzare un’opera davanti alle telecamere, accettando di mettere in scena le diverse fasi del processo creativo, dall’ideazione alla firma.
Luciano de Liberato has painted a work live, inspirated by the electronic circuitry of the computer – Version 3 minutes
Miracolo Italiano “De Liberato da Chieti a New York (senza spintarella)” di Gabriele Simongini http://bit.ly/2hw4CfS La «favola» di Luciano De Liberato, da Chieti a New York, dritto dritto ad illustrare con una sua opera il programma e le manifestazioni del Lincoln Center Festival 2012….. …..E senza segnalazioni né raccomandazioni, scelto solo per la qualità della sua ricerca, insomma per pura meritocrazia, parola quasi sconosciuta nel nostro paese…. RAI 3 – Che tempo che fa del lunedì – 29/10/2012 Scenografia tratta dall’opera “Rosso” di Luciano de Liberato
Il Centro – Gino Di Tizio – 2015 ….. è il personaggio teatino in vetrina questa settimana. E’ un artista, un pittore, e di lui, che pure ha portato il nome di Chieti, la sua città, nei luoghi mondiali più importanti dove si celebra l’arte moderna, chi lo conosce bene dice che «se anche gli assegnassero il Premio Nobel non lo direbbe a nessuno …..
ARTISTADAY – TOP 10 Italy, 2014 http://artistaday.com/?p=21963 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Art on Fashion® (Belfast, Irlanda) è un leader di nicchia di moda creata con opere d’arte originali di artisti internazionali. Arte per il guardaroba in edizione limitata. L’opera “RAIN”(Pioggia) 2009, di Luciano de Liberato è stata utilizzata per la collezione autunno-inverno 2013.
XLVI Premio Vasto Scuderie Palazzo Aragona Luglio/ottobre 2013 “Le molte anime dell’astrazione nell’Arte Italiana” a cura di Silvia Pegoraro Anche nella ricerca di un grande artista appartato (per quanto protagonista di importanti manifestazioni internazionali) come Luciano de Liberato (Chieti,1947), la saturazione dello spazio da parte dei segni pittorici e l’horror vacui risultano centrali, e segnano tutto il percorso del suo lavoro: dalle Trame e Sudari, ai Nodi, ai Labirinti, fino ai Circuiti e alle Accumulazioni, ai recentissimi, inquietanti Terrae motus. Sin dai suoi esordi, negli anni ’70, l’arte di De Liberato costituisce un singolarissimo connubio di progetto e immaginazione, di kàos e kòsmos, di scienza e mistero, di gestualità e rigoroso calcolo mentale. Un’arte astratto-concreta, che dà allo spettatore l’illusione di un potente impatto tridimensionale, e nello stesso tempo si configura come ricerca eidetica sulle forme in quanto proiezioni di una logica rigorosa quanto complessa e criptica (dal testo in catalogo di Silvia Pegoraro) http://bit.ly/JOzNQJ
“Come si sfonda nell’arte a New York?” di Piero Armenti Chiedetelo a Luciano de Liberato, un artista schivo e ammirato dalla critica ! Soddisfazione nell’ambiente artistico italiano della Grande Mela…. …..Un bel colpo in un momento decisamente fortunato dell’arte italiana, con Alighiero Boetti che espone al Moma, Lara Favaretto al Moma Ps1, e Prada al Met. Lincoln Center, italian style – “Rosso” italiano per l’immagine di copertina del Lincoln Center Festival 2012″ di Martina Manfredi …..il “rosso” di Luciano De Liberato sarà infatti usato per tutta la promozione e la pubblicità del programma; dai media ai cataloghi, le riviste, i manifesti ma anche nei vari canali digitali e nei social network. Con licenza esclusiva mondiale e perpetua, il pittore italiano si è guadagnato l’immagine simbolica di un Festival che ogni anno attira nella Grande Mela milioni di visitatori….. Deluso dal sistema dell’arte italiano….. ha guadagnato visibilità negli Stati Uniti; consacrata in questo mese nella vetrina internazionale di New York Festival….. …. Un pennello in fuga quello di Luciano De Liberato che, dopo le soddisfazioni ottenute nella Grande Mela, si spera riesca a trovare nuovo spazio anche nella sua patria.
EXIBART.com Italiani a New York, 23 marzo2012 http://bit.ly/2hlaY3h …..Red diventerà l’intreccio ufficiale dell’estate degli spettacoli newyorkesi….. ….. E la bandiera per rivendicare un sistema senza raccomandazioni di sorta, dove i nomi non fanno differenza Il Resto del Carlino – Cecilia Gaetani. Emozione pura, brividi, energia che s’irradia dall’interno sono le sensazioni trasmesse da una mostra che lascerà una traccia indelebile nella storia della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Cesena .…. (estratto dalla recensione della personale a Palazzo del Ridotto, Cesena) VARIO, n° 54, 2005,“Luciano de Liberato” L’arte, che intreccio ! di Annamaria Cirillo
XIntervista a cura di Jrn Calo (Versione originale in Spagnolo/Italiano, tratta da “JRNCALOMAGAZINE“) Pubblicata in Inglese nel Novembre 2011 su “Art Review ” Londra (Art Review, fondata nel 1948, è la più antica e prestigiosa rivista d’arte internazionale) |
DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD Luciano de Liberato Painter. Lives and works in Italy and worldwide. Among the protagonists of European painting in the 80’s, De Liberato has 49 solo exhibitions, including in the prestigious International Fair “Art Basel” 1983 and 1984. Since 1990 to devote exclusively to his work, he retired to his study in the Italian province. All his work is created through research cycles. Since 1994 he uses a unique and very personal language, as well as authentic poetry that are away from fads and mannerist trends. In 2011 he was invited to the Italian Pavilion (Abruzzo) of the Venice Biennale. In 2012 one of his works, “RED”, was chosen as an image of the Lincoln Center Festival in New York, which gave to his work global renown. Video a cura di Saatchi Art , Los Angeles, 2015
iXRAI 1 – RAI 3 – RAI Storia Luciano de Liberato ha dipinto un’opera in diretta ispirandosi ai circuiti elettronici del computer Version 9 minutes http://bit.ly/2fjwMM8
CORRIERE DELLA SERA Domenica 14 Agosto 2011 – CORRIERE DELLA SERA – Pagina Cultura – Articolo di Alberto Arbasino su Sandro Pertini. A corredo: Luciano de Liberato, “nodo di marzo“, 2000, acrilico su tela ( particolare)
…………………. Questa sua natura di rigoroso sperimentatore (…..) lo ha portato a rifiutare, senza alcuna spocchia, nel corso degli anni, occasioni e relazioni che altri artisti avrebbero invece cercato con foga ambiziosa: fra le tante, nel 1982 non diede seguito all’invito di Giorgio Marconi a lavorare con la sua Galleria (…..) oppure, nel 1984 non incoraggiò la curiosità di un critico autorevole come A. Bonito Oliva (…..) o non diede seguito all’interesse del fondatore di “Flash Art” Giancarlo Politi che nel 1978, (vedendo alcuni suoi lavori nello studio di Claudio Verna a Roma) lo invitò a contattare a suo nome cinque gallerie di prim’ordine (…..) (…..) Né va trascurata la stima di artisti come Piero Dorazio (espressa più volte allo scrivente) e Concetto Pozzati (intervistato dal TG3 nel 1984 in merito alla Fiera di Bologna disse che il lavoro di De Liberato era l’unico degno di nota per novità e qualità) (…..) (…..) Se vivessimo in un paese minimamente all’altezza del proprio glorioso passato, a Luciano De Liberato sarebbe riconosciuto un posto di primissimo piano nell’Olimpo dei nostri artisti contemporanei. (estratto da “Luciano de Liberato: la pittura come ossessione”) Gabriele Simongini, Roma, Gennaio 2016
GABRIELE SIMONGINI “ Il cyberpittore dal cuore antico”
( estratto da un saggio sull’artista, Roma, genn. 2009)
GABRIELE SIMONGINI “Se il pennello dialoga con il mouse” Terzoocchio n°5 – 2008 ….. un pittore “puro” che si è giovato, con coraggio ed elasticità mentale, del mezzo informatico. E’ Luciano De Liberato, la cui ricerca, originalmente astratta, è stata apprezzata in passato da critici del calibro di Filiberto Menna e Maurizio Fagiolo dell’Arco, solo per citarne due …. ….. De Liberato ha sempre lavorato in un fiero ed assoluto isolamento, ma con i Labirinti, i Circuiti e i Robots la sua pittura attuale, superba pure da un punto di vista tecnico, ha raggiunto alti esiti che hanno pochi paragoni anche a livello internazionale…. EXIBART.com – CECILIA ci …..ed è nella compiutezza della sua opera, che si possono individuare le linee della poetica di questo superbo astrattista….. …..e quella voglia di rosso e di energia, di cui De Liberato non può fare a meno. Bande rosse, solo rosse…..e nasce “Rapsodia”, in una dimensione, in cui il ritmo visivo, evoca quello musicale. Capolavoro, fra le venti opere in esposizione, insieme a “L’innesto” ….. ( dalla recensione della personale a Palazzo del Ridotto, Cesena 2011) http://bit.ly/2gEmLG3
GIUSEPPE SELVAGGI “Le trame della vita dipinte con l’ago” Roma 1994
…..in maniera del tutto poetica, dandoci un prodotto poetico persino con apparenze di sfida artigiana, ce lo dice con l’incanto delle sue opere il pittore, sino alle midolla delle ossa pittore, Luciano De Liberato….. …..Nelle sale della Borgognona si possono allargare gli occhi dinnanzi a stesure anti-colore di neri-grigi-bianchi sino al raccoglimento e all’urlo. Nello specchio di altre opere è udibile il vortice geometrico, quindi fermabile ad ogni istante, di stesure che sono anche suoni e colori da musica di oggi. Sì, è positivo dirlo, anche da discoteca, ch’è il modo di oggi di essere persino romantici….. Gli stessi titoli, che sviano l’intento intimistico dell’opera con riferimenti al Sole e alla Luna, rivelano la capacità matematica di questo pittore, educato alla civiltà del numero, al post computer….. Eppure c’è solo sforzo di proiezione nel futuro in questa ricerca delle materie. Incroci e nodi, a volte in apparenza di casualità, a volte guidati da un progetto, sono altra prova della presenza di questo artista nel numero di quelli che si rendono conto della necessità di prevenire, dovere d’artista, le mutazioni del linguaggio, in prima quelli musicale e visivo che hanno i connotati di assoluta universalità. Questi accessi su una mostra da vedere sono una delle possibili chiavi di apertura di una mostra chiarissima eppure carica di mistero poetico: com’è della poesia. (estratto dalla recensione della antologica alla Galleria La Borgognona su “il Giornale d’Italia”)
MARCELLO VENTUROLI – Ostia 1993 E’ stato per me un momento straordinario il ritorno a Via dei Frentani nel grande studio a Chieti, dove per oltre tre anni Luciano De Liberato s’è chiuso come un eremita a fare soltanto il pittore. Lui che entrato fra i giovani emergenti intorno al 1975 di prepotenza e conquistando successi inequivocabili come “neo pittore” si era talmente affermato in un lustro (l’attenzione appassionata dei critici d’arte di punta, da Lorenza Trucchi a Filiberto Menna, da Maurizio Fagiolo dell’Arco a chi scrive, le segnalazioni sulle riviste più prestigiose, la simpatia attiva di gallerie d’arte del massimo impegno….. (estratto da un saggio sull’artista, per la mostra antologica a Roma alla Galleria “La Borgognona”)
MAURIZIO FAGIOLO dell’Arco “Oggetto dell’ intelletto” Roma 1978
(estratto dal testo di presentazione per la personale a Roma, allo “Studio Artivisive” a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco e Filiberto Menna)
BASEL – International Art Expo-1983 – 1984 – Galleria Artivisive Roma – Mostre Personali- Cataloghi
Iniziare da un dubbio, insistente, circuente. Prosa o poesia? Mi chiedo, ma forse anche tu te lo chiedi, quale delle due sia più adatta ad esprimere l’essenza del tanto valore “carpibile” dall’opera. ….. La vedi, tramutata dal colore, divenire groviglio, nodo, pacchetto, esteriorizzazione brillante di accostamenti arditi, alternanze ondulanti di caratteri percettivi, complessi ed articolati come nuovo lessico razionalmente codificato in un gioco di “movimento ed emozione” che sfugge ad ogni programma e diviene irrazionale. Quel gioco proviene da lontano ed è un gioco crudele, stessa radice di quell’io profondo vissuto nell’arte, per sé e per gli altri, nell’ autonomia di una propria dinamica psicologica, dalla spiritualità più elevata sino alle soglie pulsanti della trasgressione…… E poi ti senti Vasco scorrere nelle vene, e la rabbia della vita, e il rimpianto feroce del tempo, e l’angoscia dell’inafferrabile e l’esistenza inesistente del domani, il desiderio urgente dell’oggi. Perché “…..la vita è un brivido che vola via… un gioco di equilibri sopra la follia…” E allora di fronte a quest’arte. arte sì. arte propriamente, arte grande con la A maiuscola, quale la decisione? Prosa o poesia? Di certo nessuna. Forse il silenzio. Perché è imbarazzante ed utopistico credere di poter trovare la formula giusta, diversa da quella dei tanti che già “tanto bene” hanno scelto. Di Luciano De Liberato è meglio cercar di comprendere l’itinerario dell’arte che qui di seguito ne percorre le tracce, e poi abbandonarsi al fluido esistenziale del suo intreccio, sintesi indagante di quell’inquietante pulsare d’emozioni e di incorporate promesse ancora celate in una nicchia oscura. Far parlare l’opera. Ascoltarla per ascoltarsi. Amarla questa voce in tutte quelle che il tempo umano della sua arte conterrà. Tutte quelle già d’oggi. di “sole e d’ombra graffiante”. come l’anima di questo artista che vola in una luce che cresce e che porta nel nome come un destino. ANNAMARIA CIRILLO, Pescara , 2000
NEW YORK – LINCOLN CENTER FESTIVAL 2012 Catalogo PARIS OPERA BALLET TAO Dance Theater Curtis Mayfield DRUID THEATRE COMPANY – DUBLINO
MACBETH – National Theatre of Scotland THEATRE VIDY-LAUSANNE |